JE NE SUIS PAS LA' POUR ETRE AIME' |
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di Stéphane Brizé, con Patrick Chesnais, Anne Consigny, Georges Wilson
(Francia, 2005)
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Si tratta di un usciere giudiziario. Di quelli che il proprio quotidiano di becchino, fatto di visite al domicilio dei falliti per imporre sfratti e sequestri ha finito per rendere indifferente alla vita. Alla stima di sé stesso, oltre che all'affetto del prossimo. Fino all'incontro apparentemente altrettanto scontato, come questa premessa con la lezione di tango ed una delle sue frequentatrici. Ma il cinema è scrittura: e quella di Stéphane Brizé al suo secondo film è di una modestia e di una sensibilità che finisce per sublimare, piuttosto che distruggere la verità e l'emozione fragile dell'assunto. Quasi volesse sposare con il proprio stile lo straordinario pudore dei propri personaggi, il regista rende al proprio racconto tutta la verità che uno stratagemma piuttosto risaputo come quello della lezione di tango arrischiava di toglierli. Interpretato, nella sospensione della propria semplicità, da tre attori formidabili (Georges Wilson lo conoscevamo, ma la straordinaria femminilità di Anne Consigny è una rivelazione) il film è una lezione: su come possa essere facile raggiungere l'universo difficile della verità e della poesia.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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